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Anteprima Nobile di Montepulciano 2018 – il nostro sorso “croccante”

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Una delle denominazioni Toscane che ci piace di più! Croccante ma allo stesso tempo rotonda e morbida. Insomma un’eleganza organolettica propria di un vero nobile!

Introduzione

Nella ridente cittadina di Motenpulciano, in provincia di Siena, nasce una delle DOCG Toscane più rappresentative della regione: il Vino Nobile di Montepulciano. DOCG dal 1989 ma “nobile” ed aristocratico già dal XVII secolo. La sua produzione si basa su quello che localmente prende il nome di Prugnolo Gentile.

Il Prugnolo Gentile

Sapete che questa varietà è ancora ufficialmente separata dal Sangiovese? Il ministero la considera ancora a sé stante anche se recenti studi sul dna hanno certificato che il Prugnolo Gentile come il Brunello ed il Sangioveto grosso sono tre varietà che derivano da una sola.

Sappiate, inoltre, che il nostro ministero specifica che non esiste alcuna DOCG (e nessuna DOC) per le quali questo vitigno è idoneo tanto meno consigliato. Quindi compari produttori siete sicuri di trasformare il vistro Vino Nobile dal Prugnolo? Come dite … ? No!! Allora siete sicuri che lo stiate trasformando dal Sangiovese?
Beh, in tutti i modi, a prescindere da come voi la pensiate, l’anteprima del Vino Nobile di Montepulciano è sempre molto “beverina” … merito anche (e forse soprattutto) della sua così detta “DOC di ricaduta” che, a nostro avviso, in talune trasformazioni, non ha nulla da inviadiare al fratello “erede al trono”!

Gracciano vs Salcheto

Vini entrambi giusti nella bevuta, con una tendenza all’mmediatezza e croccantezza per il Gracciano ed una maggiore complessita e spinta verticale per quanto riguarda il Salcheto.

Montemercurio

Un vino abbastanza preciso che ricorda la montagna: i corsi d’acqua dolce ed il minerale. La bocca è piacevole, elegante con un tannino levigato ma ancora vivo.

Casale Daviddi

Che ti becchiamo (anche se lo conoscevamo già) all’anteprima del Nobile … un rosato! E bene si, un bel rosato, uno di quelli piacevoli da bere, freschi, fruttati, fragola e pompelmo rosa in primo piano, i quali però si portano dietro anche la tradizione del Ré verso cui sono (generalmente) sudditi e che quindi aggiunge complessità olfattiva e morbidezze gustative tanto da renderlo quasi “rosa perfetto”!

Cantina Chiacchiere

Un rosso preciso, molta frutta fresca: ciliegia ed una puntina di amarena accompagnate da una pulizia minerale sul finire. Il tannino è verde ma non sgarbato: lo manterrà a lungo. Un po’ scarico in bocca ma pronto da bere.

Bindella vs Boscarelli

Il Bindella è molto piacevole da bere. Leggere sensazioni vinose ma prevalgono balsamicità e frutta rossa matura: qual è la pugna (quasi marmellata). L’alcool è – molto – presente. Un tannino giunto a maturazione, più gallico a maglia fitta ancora ben salda ed un’acidità che lo rende beverino e gli abbassa un po’ la persistenza. Sarà meglio il prossimo anno!

Che dire di Boscarelli … noi lo seguiamo da quando i vini costavano la metà di adesso … e ci ha sempre soddisfatto! In tutti i modi i suoi vini sono sempre precisi e garbati, succosi ma maturi, eleganti ma anche casual.
Il vino proposto è minerale con giuste note di frutta rossa/nera (una ciliegia), corsi d’acqua dolce ed una puntina balsamica a note dolci che ricorda forse l’anice. Ottimo bilanciamento duri-morbidi, un tannino estremamente fine e teso che lo rende ancor più elegante.

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