L’interpretazione del Piemonte di Cascina Bretta rossa con il loro Barolo 2016
Piemonte
Ci sono regioni che indiscutibilmente hanno quel quid in più. Per storia, per cultura, per fortuna, per morfologia del territorio o eleganza ampelografica, insomma regioni che senza ombra di dubbio, e senza offendere tutte le altre, hanno costruito negli anni un impianto enoico di olimpica qualità tecnica, agronomica ed organolettica!
Tra queste c’è – ovviamente – il Piemonte, che con la sua importantissima e longeva storia ha scandito tempi e temi dell’enologia di qualità italiana.
L’ampelografia piemontese è – per quanto mi riguarda – la sintesi perfetta del fare vino. Tutto quello che un produttore vorrebbe e non vorrebbe avere… la straordinaria eleganza del Nebbiolo ma anche la sua difficile gestione in pianta, i fantastici colori e la croccante perfezione dei polifenoli del Dolcetto ma dai prezzi a bottiglia inevitabilmente penalizzati dalle trasformazioni a base Nebbiolo, la freschezza della Barbera ma… dall’eccesso di freschezza. Una regione davvero esageratamente qualitativa!
Cascina Bretta Rossa
Cascina Bretta Rossa è un’azienda piemontese, tanto per iniziare. Si trova a Tagliolo Monferrato su un bricco che domina la valle dello Stura e dell’Orba. Acquistata nel 1920 da un contadino che, si narra, l’avesse vinta al gioco, oggi la cascina è praticamente un’azienda vitivinicola a pieno regime.
Oh Dolcetto perché sei tu Dolcetto?
Eh si, Cascina Bretta rossa partì proprio da questo – splendido – vitigno. Prima damigiane inviate a Genova, poi imbottigliamento. Un percorso quasi naturale per chi è partito da quegli anni, ma certamente non scontato.
La cascina vinifica rispettando alcune – semplici – regole. Il rispetto dei tempi che la natura concede e l’attenzione a cosa va a finire in bottiglia, perché la salute di chi, poi, il vino lo berrà è al centro della produzione di Bretta rossa.
Una filosofia che loro stessi sintetizzano in questo modo: “Radicati nella tradizione con uno sguardo al futuro”.
La degustazione
Nella nostra cantina abbiamo accolto diversi vini di Cascina Bretta Rossa e su quelli degustati è manifesta un certo tipo di qualità, ma in degustazione, forse per storia, tradizione ed importanza regionale abbiamo deciso di portare il loro Barolo 2016 “Case nere”.
Il suo manto granato porta al naso caratteristiche molto settorializzate che partono da piccoli frutti rossi come il ribes ed il mirtillo, accompagnati da un’evidente nota di polline di viola. L’olfazione continua con la tipica caratteristica balsamica che in questo caso si mischia ad una nota di sottobosco, tant’é che l’input che si riceve può addirittura ricordare un descrittore molto particolare: la foglia di quercia. Wow!!
Il gusto è preciso, elegante e molto bilanciato. Il sorso è completo e vive di pienezza. Anche il sapore è rinvigorito da una leggera sapidità che lo arricchisce senza sbilanciarlo. Infine il suo tannino è sottile, e fitto senza mai ingombrare il palato, caratteristica che lo colloca tra i vini che non hanno bisogno di un eccesso di succulenza per essere abbinati. Preciso, franco, particolare al naso e gustoso!
La nostra selezione
- Barolo 2016 docg – Case Nere
- Piemonte DOC Rosso 2017 (centanario)
- Dolcetto di Ovada Superiore 2016 DOC “Taja”
- Monferrato Rosso 2016 DOC “Macatin”
- Alta Langa DOCG Metodo Classico Brut Millesimo 2016 “Cuveè Leonora”
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