Un Pinot Nero in Umbria? Si può, chiedete indicazioni per Fattoria di Monticello
Fattoria di Monticello
Tra le verdeggianti e morbide colline Umbre si “allunga” Fattoria di Monticello, un’azienda devota all’impresa agricola che rispeta il territorio con l’obiettivo della biosostenibilità.
La famiglia Scassini si impegna dal 1948 per la trasformazione di prodotti di qualità e perché no anche un po’ fuori dai “canoni” regionali. 470 ettari utili alla produzione di olio, vino, cereali e zootecnia.
In particolare 20 ettari dedicati “all’allevamento” della vitis vinifera autoctona ed alloctona! Si perché Fattoria di Monticello si “diverte” anche con qualche varietà presa in prestito dalle regioni più o meno vicine.
Tanto che tra le loro etichette si trovano, oltre che varietà autoctone come il Grechetto, anche la Garganega, il Cabernet Sauvignon ed il Pinot Nero… bravi!
Un Pinot Nero Umbro
Ed è proprio di questo Pinot Nero Umbro che vorrei parlarvi. Elegante, un signorotto, non gli manca niente! È un Pinot Nero cazzarola!! Certo se clima, terra e uomo li ritrovi anche fuori dalle latitudini tradizionalmente più vocate, dove caspita è scritto che non si può allevare un Pinot Nero in Umbria piuttosto che una Nosiola in Abruzzo..?
Dunque, com’è questo “Ponetro” di Fattoria di Monticello il cui vigneto è nel mezzo di un terreno vlcanico?
Il manto è brillante un rubino dall’unghia bicromata, prima un granato e poi un aranciato. Beautiful!
I profumi sono frizzanti e croccanti tanto che – nel frattempo – se qualcuno se ne fosse dimenticato, “Lui” ti ricorda subito che siamo dinanzi all’imperatore dell’ampelografia mondiale! Sambuco e Gelsomino in primo piano ma poi… c’è il ribes, un accenno di mora ed un finale da balsamicità iodata. Bocca suadente, piccante, eccitante!
La degustazione
L’intervista
Leggete anche l’intervista fatta a Fattoria di Monticello.
La nostra selezione
La selezione che proponiamo è la seguente
Lascia un commento