Questa DOCG diventa sempre più elegante! Però basta con i punteggi!! Tanto ragazzi non se li inc…la nessuno! Fateci il piacere.
Introduzione
Anche quest’anno si è conclusa l’Anteprima dei Vini del Chianti Classico presso la Stazione Leopolda di Firenze. Quest’anno
niente sala stampa per Il Gusto Relativo, un grosso disagio che ci ha costretti a girovagare tra i banchi dei produttori
senza seguire una vera selezione. Ci rifaremo il prissimo anno, tornando al posto che ci spetta!
Gli ospiti siamo noi!
La degustazione quindi ci ha visto partecipi più come ospiti ad una festa di amici e quindi dagli amici siamo andati.
I Produttori
Premesso che anche se avessimo avuto la sala a disposizione sarebbe stato impossibile degustare e provare l’intera collezione
(stiamo parlando di numeri importanti), quello che possiamo proporvi quest’anno è solo una lista di nomi che se trovate
in giro potete acquistare.
I Sodi
di Canaiolo
in purezza.
Maurizio Alonghi
E siccome siamo sempre precursori, vi proponiamo questo produttore alla sua prima annata con un solo ettaro di terra. State
tranquilli che ne sentiremo parlare in futuro. Ricordatevolo tra qualche anno, perché: “noi lo abbiamo scoperto”!!
Bindi Sergardi
Cantina abbastanza “popolare” che affonda le proprie radici in una lunga storia di famiglia.
Podere Lecci e Brocchi
Capannelle
Produttore che cosciamo da tempo e quindi ci siamo passati. Semplice ed efficae come strategia.
Istine
È proprio il caso di dirlo: una bella storia di donne! Anche loro nostri vecchi conoscenti, facenti parte dei vignaioli indipendenti e quindi … perché non passarci!!
L’Erta di Radda
I disciplinari e le strette regole ci tolgono la fantasia … (chiedere alla F1)? Allora, sai che c’è, si cambia categoria, disciplinare e collezione! A loro la ricetta “classica” (è proprio il caso di dirlo) piace e quindi la infilano in un gradevole IGT.
Monteraponi
Signori questo produttore lo assaggiammo per caso, tempo fà, in una enoteca a Firenze. Ci piacque! Si, ci piacque! Altra strategia molto semplice per enumerarvi quello che secondo noi potete acquistare.
Casale dello sparviero
Anteprima Chianti Classico Casale dello Sparviero 2016. 95% Sangiovese e 5% Canaiolo
Castello la Leccia
Perché loro? Semplice secondo noi il sangiovese passato in cemento (per bene, s’intende) cede al vino sensazioni pulite, croccanti, con giusta ossigenazione ed evita l’eccessive sensazioni di legno o di sensazioni “tese” tipiche dell’acciaio. Acquistateli i vini “invecchiati” in cemento!
Castello Monsanto
Perchè? Semplice: li conosciamo e quindi la più semplice strategia di assaggi è, così, messa in atto!
Fattoria le Masse
Perchè? Boh … non ce lo ricordiamo forse perché ci piacevano un sacco le etichette e perché è un Sangiovese … in purezza!
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