- Croccante di pasta fillo con baccalà e patate alla “Nipotta” su crema di cipolle caramellate – 14€
- Scrigno di polenta di “Mais Biancoperla” (Presidio Slow Food) con verdure e gazpacho – 13€
- Ravioli di burrata al granchio reale e “Pistacchio verde di Bronte” (Presidio Slow Food) – 16€
- Carnaroli alle erbette di campo con gorgonzola “Gran Riserva Costa” e funghi porcini – 13€
Vino scelto (consigliato dalla sommelier del ristorante): Vermentino 2015 – Valle di lazzaro. Ottima acidità e buona sapidità per un vino che al prezzo di 22€ – in carta – non ci ha soddisfatto a pieno come ci aspettavamo.
La cena è stata davvero elegante soprattutto nelle portate che dell’eleganza facevano proprio il loro punto di forza! L’unica pecca, che ha un sommelier proprio “non va giù”, è la scelta del vino! Ci siamo affidati alla sommelier del ristorante (che supponevamo conoscesse sia i piatti che il vino) ma non è stata una scelta felice perché l’abbinamento, con tutti e quattro i piatti, non siamo riusciti proprio a capirlo! Il vino aveva acidità e sapidità abbastanza poderose ma i piatti erano delicati ed eleganti, guarniti con materie prime (vedere: porcino, gorgonzola, granchio e pistacchio) i quali richiedevano piuttosto un principio di accordanza con la persistenza del vino. In tutti i modi, ci sentiamo di consigliare assolutamente la taverna dei poeti perché è un gran bel ristorante!
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