La vendemmia in casa Melini
Melini è una storica azienda vitivinicola Toscana – oggi parte del gruppo GIV – che possiede un patrimonio agricolo di circa 554 ettari di cui 136 vitati. Trasforma le sue uve, provenienti dalle quattro fattorie: San Lorenzo, La Selvanella, Terrarossa e Granaio, tutte nella cantina di Gaggiano costruita nel 1970 rispettando già dei princìpi di sostenibilità energetica ed ambientale.
La cantina è divisa in tre parti: la vinificazione al primo livello, invecchiamento al secondo e stoccaggio/magazzino/cantina al terzo.
Una bottaia bellissima! Composta da legni di vario taglio accolgono i visitatori al secondo livello ed infine una piccola “cantina custodita” all’ultimo livello che raccoglie tutte le annate dei vini Melini.
L’azienda alleva per il 95% Sangiovese e ci affianca, per il restante 5% della produzione, bacche di Merlot e C. Sauvignon. Tradizione e tradizionale. Sono nella terra del Chianti e danno spazio, quindi, alle richezze di questa terra.
Il nostro incontro con Melini, però, ci ha visti interessati ad un’attività in particolare: quella della raccolta meccanizzata delle uve. Attività affidata totalmente alle vendemmiatrici automatizzate e seguita in vigna dall’agronomo Marco Viciani – agronomo del Gruppo Italiano Vini.
L’attività di queste macchine è guidata da una programmazione agroindustriale che però prescinde, anche se in minima parte, dall’esperienza dell’agronomo e di chi raccoglie con le vendemmiatrici, perché settare il valore di spedicellamento della macchina non è sempre immediato e sopratutto non vale per tutti i vigneti in modo assoluto.
In tutti i modi parliamo di un metodo di raccolta che riduce i costi e velocizza questo processo che rimane, senza ombra di dubbio, la parte più bella della produzione del vino!! Non peraltro ogni produttore tira un sospiro di sollievo perché se raccoglie significa che il grosso è fatto…!
Nel video parliamo con l’agronomo Marco Viciani che ci spiega tutte le caratteristiche che hanno queste vendemmiatrici.
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