Vini speciali, fortificati o alcolizzati … ma quae sarà la giusta nomeclatura e cosa vorranno dire?
Il problema … che non esiste ma che per noi è importante
Sullo stesso mezzo sul quale vi state apprestando a leggere l’ennesima (e pallosa …) classificazione e regolamentazione
di alcune “tipologie” di vini, c’è un po’ troppa confusione nel definire la categoria dei vini speciali, in particolare sotto la voce “vini fortificati”. Facciamo, quindi,un po’ di ordine in merito. L’OiV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) operante dal 1924, i cui membri sono i 45
Stati del mondo aderenti, con l’appoggio di “osservatori” come:
AUIV – Associazione Universitaria Internazionale del Vino, AIDV – Associazione Internazionale Giuristi della Vite e del Vino,
ASI – Association de la Sommellerie Internationale, UIOE – Unione Internazionale degli Enologi e molte altre, e definita come: l’organismo intergovernativo di tipo scientifico e tecnico, di competenza riconosciuta nell’ambito della vigna, del vino, delle bevande a base di vino, delle uve da tavola, delle uve passa e degli altri prodotti della vigna , definisce le norme ed i documenti tecnici in merito. Sotto la categoria vini speciali, troviamo, come segue:
- Vini sotto fioretta
- Vini liquorosi
- Vini spumanti
- Vini gassificati
- Vini dolci il cui residuo zuccherino proviene da uva
- Vini di ghiaccio (icewine – vins de glace – eiswein)
La nomeclatura corretta
dunque non si accenna a vini alcolizzati come pure a vini fortificati! Tuttavia, ammettendo di poter usare il termine “fortificato”
per identificare la sotto categoria dei vini liquorosi ad essi non possono, comunque, appartenere i vini alcolizzati
perché, oltre a non essere presenti nella classificazione appena vista, identificano, un’altra sotto-categoria
assestante, appartenete alla categoria: Prodotti a base di uva, mosto d’uva o vino, ovvero quella dei:
vini alcolizzati. Lasciamo da parte le altre cinque sotto-categorie dei vini speciali, concentrandoci
solamente su quella dei vini liquorosi e vediamo qual è la differenza con la sotto-categoria dei vini alcolizzati
Le categorie
Sotto Categoria | Categoria | Descrizione |
---|---|---|
Vini liquorosi | Vini Speciali |
Il vino liquoroso è il prodotto che possiede un titolo alcolometrico effettivo superiore o uguale a 15% vol. e inferiore o uguale a 22% vol. Tuttavia uno Stato può, per il proprio mercato interno, applicare un titolo alcolometrico effettivo massimo superiore a 22% ma comunque inferiore a 24%. Il vino liquoroso è ottenuto a partire dal mosto d’uva (compresi dai mosti d’uva parzialmente fermentati) e/o di vino, al quale/ai quali vengono aggiunti, singolarmente o in miscela, distillati, acquaviti o alcol di origine vitivinicola. Si possono aggiungere uno o più dei seguenti prodotti: mosto concentrato o caramellato di uve, uve fresche stramature o resinate, mistelle, caramello |
Vini alcolizzati | Prodotti a base di uva, mosto d’uva o vino |
I vini alcolizzati sono vini secchi addizionati esclusivamente con acquavite di vino, con un titolo alocometrico di almeno 18% vol. e un massimo di 24% vol. che non rientrano nelle categorie precedenti e che sono destinati esclusivamente alla distillazione. |
Si evince,
quindi, che le categorie (che la quasi totalità degli addetti ai lavori confonde) suddette non rappresentano lo stesso prodotto e, in particolare una (vini liquorosi) appartiene alla categoria dei vini speciali, l’altra no! Capitolo ancor più delicato sarà quello delle mistelle che verrà discusso prossimamente. Forse è una precisazione troppo puntigliosa o forse no … ma probabilmente è una precisazione che chiarisce un aspetto a volte troppo trascurato: la legge!
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