Luca Attanasio il vigneron gentile. Lavora in purezza, con ambizione e precisione.
La gentilezza
La gentilezza andrebbe protetta come i panda. Le persone come Luca ti lasciano sempre qualcosa – anche una bella busta di ceci! Luca è un vigneron giovane, dimanico, attento e molto concentrato sulle sue idee di vinificazione. Una persona pacata, onesta e molto molto disponibile. Luca è un vigneron gentile!
L’approccio
Il suo modo di fare vino è indiscutibilmente autentico. Luca non “mutizza”, non blocca, non “costringe” le sue varietà a denaturalizzarsi, lavora in purezza e non vuole un primitivo che somigli ad un nebbiolo… permettetemi questa sintesi giornalistica brutale e forse inutile ma sicuramente efficace!
Luca decide di fare i suoi vini partendo dalla materia prima che ha a disposizione, e… intendiamoci quando dico che parte dalla materia prima è proprio così!! Lascia fare alla natura (con le dovute minime accortezze agronomiche ed enologiche) il suo corso e quello che ha a disposizioone, anno per anno, lo prede e lo trasforma.
L’obiezione è presto detta: ma che cavolo significa? Questo non vale per tutti? Direi che non è proprio così, perché in zone come la Puglia la materia prima è perlopiù potente, imponente a tratti devastante e spesso si cerca di svolgere trasformazioni che dominino la natura prepotente di vitigni quali il Primitivo o il Negroamaro. Luca invece si “affida totalmente ai suoi vitigni”.
E anche se questo comporta uscire con dei rossi secchi dalla gradazione alcolica pari a 17% vol, poco male, questo è il suo indiscutibile, sincero ed autentico approccio!
Lo Stile
Penserete: ma è forse superficiale? Senza stile? Un po’ vecchio in termini d’approccio? Assolutamente no! Luca ha una cantina moderna, è un enologo preparato ed è minuzioso dalla cura della vigna fino alla trasformazione in cantina. La sua peculiarità risiede nello stile.
Questa è la grande differenza: lo stile. Luca non cerca di assomigliare o di scimmiottare qualcuno o qualcosa, cerca, con la qualità che contraddistingue i sui vini, di imporre il suo stile. Può piacere o meno ma è il suo. Sicuramente divisivo ma ottimo e mai banale!
La degustazione
DODECAPOLIS • Primitivo del Salento • IGP 2017 • 17% vol
Un vino super concentrato nel frutto e in una caratteristica che ho potuto ritrovare in tutti i vini pugliesi: la gomma! Un sovra e sotto-tono super intenso dal colore che vira quasi al nero!!! Un naso da caramella gommosa (morositas e liquirizia nera), iodio e succo alla pera, con note di ciliegia nera e prugna; per un naso che è cotto (direi sia nelle sensazioni olfattive nell’impegno). Faccio ossigenare i recettori nasali e continuo… terra rossa, carbone ed un’intensa balsamicità. Naso cotto ma non troppo caldo. Una bocca rigida che gioca sul dolce-amaro ed un sorso ben accompagnato da un tannino fitto – molto – che è davvero una spugna!
LIBRANTE • Primitivo di Manduria DOP 2017 • 17% vol
Un vino che è decisamente più maturo, con un naso più complesso ed un tono ancora una volta impenetrabile! Sapete che c’è io me ne sbatto delle regole della sommellerie e vi dico che questo vino è nero… perbacco!! Concentrato! Tant’è che il suo pianto è fitto e lento. Parte con una frutta nera – tra il cotto e la confettura – spezia nera che si mischia bene con un buon mentolato (più aperto e morbido e meno pungente di quello del Dodecapolis). Si allunga con del ruhm, una nota di cuoio e del cioccolato nero. Ottima complessità per nulla mascherata dall’alcol. Un sorso tutto sommato equilibrato – nonostate l’insistenza alcolica – che presenta un buon tannino più maturo dal gusto decisamete più amaro. La controparte dura è retta da una piacevole acidità che vira verso spumose dolcezze.
Luca Attanasio
Ciao Luca è stato un piace incontrarti e degustare i tuoi vini, apprezzare il tuo lavoro ed essere accolti dalla tua gentilezza.
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